Senza molto

Scrivere direttamente parole evidenti,
avere premura di calcare profondamente,
generare solchi,
inchiostro nero denso in un tunnel dal soffitto assente.
Voltare il foglio, girarlo a faccia in giù,
bendarsi con un telo rosso.
Con la mano dominante accarezzare il dorso di quei segni premuti,
e con la mano servile impugnare una matita scarabocchiando un nuovo foglio,
per osmosi creativa.
E poi sempre al buio sovrapporre quei pezzi di carta,
coprirli con un lenzuolo bianco pensando prevalentemente all’infanzia.
Stringerli come se dovesse arrivare del freddo
e abbassare la fronte urtandovi delicatamente.
Ora aprire gli occhi,
senza mai privarli del telo rosso…
Se le prime parole evidenti saranno ancora visibili,
conosceremo la poesia…
Altrimenti no…
Perchè essa non si comprende,
ma è solo nascondere e manifestare insieme…

4 pensieri riguardo “Senza molto

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